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Celebrazioni della settimana Santa e della Pasqua 2013

3/21/2013

23 Marzo
19,00 S. Messa Vespertina (Sabato sera) con Benedizione delle Palme (semplice)

24 marzo - DOMENICA DELLE PALME
08,00 S. Messa con Benedizione delle Palme (forma semplice)

09,00 BENEDIZIONE SOLENNE DELLE PALME (raduno nella piazzetta antistante la Banca in Via del Fosso dell'Osa), PROCESSIONE e S. MESSA

11,30 S. Messa con Benedizione delle Palme (forma semplice)

19,00 S. Messa con Benedizione delle Palme (forma semplice)

26 Marzo - MARTEDI' SANTO
20,30 LITURGIA PENITENZIALE
(Con confessioni individuali)

28 Marzo - GIOVEDI' SANTO
20,00 S. MESSA SOLENNE "in coena Domini"
seguita dalla processione, reposizione e adorazione del SS. mo Sacramento.

La Chiesa resterà aperta fino a mezzanotte.
Chi desidera, può portare piante o fiori per l'altare della reposizione da Lunedì Santo.

29 Marzo - VENERDI' SANTO
Giorno di digiuno e astinenza pasquale
(cioè, non penitenziale).
La Chiesa sarà aperta dalle ore 07,30 per l'Adorazione solamente in forma privata

Confessione in Chiesa dalle ore 09:00 - 12:00
e dalle ore 16:00 - 19:00.

16,00 SOLENNE VIA CRUCIS raduno in Via Treglio

20,00 AZIONE LITURGICA DELLA PASSIONE DI CRISTO

30 Marzo - SABATO SANTO
Confessione in Chiesa dalle ore 09:00- 12:00
e dalle ore 16:00 - 19:00.

20,00 SOLENNE VEGLIA PASQUALE

31 Marzo - PASQUA DI RISURREZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO
08,00 S. Messa

10,00 S. Messa

11,30 S. Messa

19,00 S. Messa

01 Aprile - LUNEDI' (dell'Angelo) DI PASQUA
09,00 S. Messa

11,00 S. Messa nella Cappella di S. Lucia
(Via della Riserva Nuova)

19,00 S. Messa

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LA MADONNA PELLEGRINA IN MEZZO A NOI ! ! !

9/29/2011

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Nel mese di Ottobre p.v., inizieremo il "Pellegrinaggio di N.S. di Fatima" in mezzo alle nostre famiglie.

<<LA FAMIGLIA CHE PREGA UNITA, RESTA UNITA ! ! !>>

Come funziona?

La visita durerà una settimana, di regola da Sabato pomeriggio al Sabato seguente. La famiglia si impegnerà a pregare insieme il S. Rosario almeno una volta al giorno.

La famiglia che desidera ospitare l'immagine benedetta della Madonna dovrà iscriversi presso la Parrocchia lasciando nome e cognome, indirizzo e recapito telefonico. I sacerdoti gli comunicherà la data proposta e concorderà con la famiglia la conferma della prenotazione.

Ogni familia che parteciperà all'iniziativa riceverà in omaggio una corona del rosario, un libricino di guida alla preghiera e un'icona di N.S. di Fatima come ricordo della sua visita.

Dopo l'accordo per le date della visita, si richiederà che qualcuno della famiglia passi in parrocchia per ritirare il foglietto "Il Piccolo Catechismo della Madonna Pellegrina" che illustra le motivazioni e lo svolgimento dell'iniziativa.

Alla fine della settimana, la famiglia che ha ospitato la Madonna accompagnerà la sua immagine alla prossima casa e farà la "preghiera di addio" seguita dalla "preghiera di accoglienza" da parte della nuova famiglia.

Che la Vergine Maria, Madre di Cristo e Madre nostra, interceda per noi e chieda a Dio nostro Padre per mezzo di Gesù suo Figlio, copiosi frutti e grazie abbondanti per noi e per le nostre famiglie! AVE MARIA !

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LETTERA NATALIZIA

12/21/2009

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Parrocchia Sant'Eligio, Natale del 2009

Carissimi Fratelli e Sorelle in Cristo,

La Corte europea dice: “No al crocefisso nelle scuole e nei luoghi pubblici”! In Irlanda, al bando la parola “Natale” e “mangiatoia” nelle radiotrasmissioni perché “potrebbe offendere qualcuno”! In una scuola di Olanda: no perfino all'albero di natale “per rispetto alle diverse fedi”! A Cremona, “festa delle luci” al posto di Natale! Girano voci che anche il presepe tra poco non troverà più posto. A questo porta l'ideologia dell laicismo. Ridicolo!

Gesù è nato "bandito" e lo sarà sempre fino al suo ritorno! Che cosa dunque è cambiato dopo più di duemila anni dalla sua nascita? Nella natura umana ben poco. Chiunque cerca solo di mantenere i propri beni e il proprio potere, per chi vuole salvare la propria vita, non converrebbe mai l'arrivo del Re dei re e del Signore dei signori. Erode ed i notabili del suo tempo erano tutti preoccupati e vessati per la notizia del primo Natale. Proprio per questo ha sguainato la spada per massacrare i bambini. Bisogna difendersi dall'innocente! Bisogna proteggersi dall'indifeso! Bisogna uccidere chi si lascia uccidere! Anche oggi, chi vive e pensa come Erode fa le stesse cose. Questa è la logica dell'uomo senza Dio.

Ma Gesù non è venuto per toglierci la vita ma per darcela in abbondanza! Il Bambino che nasce è destinato a salire sulla croce per mostrarci il volto del Padre: amore gratuito, perdono, santificazione, adozione filiale, felicità e vita eterna. Nell'essere rifiutato dall'umanità, il Figlio di Dio ci ha portato la salvezza. Non abbiate paura di accoglierlo! Non vergognatevi di ostentare i segni e simboli del suo amore per noi: il crocefisso, il presepe, il Natale, ecc. Difendete la Vita! Parlate ai vostri figli di Colui che si è fatto uomo per farci figli di Dio suo Padre!

Che sia in Voi la gioia di Cristo vera luce del mondo! Buon Natale a tutti!

IL PARROCO ED I VICE-PARROCI

don Joseph Alexander de Leon don Juan José Arcila don Duilio Colantoni

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7/29/2009

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Voi, che ne dite?

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Pellegrinaggio a "Notre-Dame de Lourdes"

7/25/2009

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VEDERE FOTO DI GRUPPO

Siamo appena tornati ieri dal pellegrinaggio pieno di spirito. Il soggiorno a Lourdes dal 21 al 24 luglio è stato un regalo prezioso della Santa Vergine, non solamente al Parroco e ai 27 parrocchiani che hanno partecipato direttamente, ma anche ai loro famigliari, amici e a tutta la comunità parrocchiale di Sant'Eligio. Erano giorni intensi di preghiera e di spiritualità. Nonostante i disagi e difficoltà normali che uno deve affrontare in un pellegrinaggio, i nostri pellegrini sono ritornati grati, contenti, e addirittura pronti per altri pellegrinaggi. L'anno prossimo, Deo volente, andremo a Fatima e a Santiago de Compostela (proprio nell'anno giacomino!!!). E quest'annunzio viene fatto appunto nel giorno della Festa di San Giacomo Maggiore Apostolo!

Sono vivamente invitati i pellegrini a lasciare i loro pensieri, riflessioni, testimonianze o preghiere in questa sede. Cliccando in alto a destra (dove dice "Comments") si aprira un riquadro dove potete scrivere ed inviare il vostro contributo. Grazie! Viva Maria!

I pellegrini si riuniscono in preghiera e riflessione ogni giorno alle ore 18,30 per la "Novena di Ritorno," prolongando e faccendo calare la grazia del pellegrinaggio nel nostro contesto concreto di vita. Tutti sono invitati a partecipare!

Se qualcuno desidera fare una visita alla grotta delle apparizioni della Beata Vergine Maria, almeno virtualmente, e con una preghiera fiduciosa vuole partecipare in qualche modo alle innumerevoli grazie e benedizioni da Dio elargite per intercessione della Nostra Signora di Lourdes, clicca sull'immagine qui sotto:

Si può anche vedere la webcam sulla Vergine Coronata, sulla facciata della Basilica del Santo Rosario, sulla Spianata e sulla Processione Mariana "aux flambeaux" qui:

Chi invece desidera fare una visita virtuale al resto del santuario (le Basiliche, la spianata, ecc.) e alla Città di Lourdes può cliccare sul seguente immagine:

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SINTESI DELL'ENCICLICA "CARITAS IN VERITATE"

7/11/2009

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Avvenire, 08/07/09, da Salvatore Mazza

«Dalla ricerca del bene comune l’autentico sviluppo»

il richiamo

«Il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è la persona nella sua integrità»

« La Carità nella verità, di cui Gesù s’è fatto testimone » è «la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell’umanità intera». È l’incipit della Caritas in veritate , terza enciclica di Benedetto XVI, che il Papa indirizza al mondo cattolico e «a tutti gli uomini di buona volontà». Centoquarantadue pagine, suddivise in sei capitoli, più un’introduzione e una breve conclusione.

Introduzione – Il Pontefice ri corda che «la carità è la via maestra della dottrina sociale della Chiesa». Tuttavia, dato «il rischio di estrometterla dal vissuto etico», essa va coniugata con la verità, perché «un Cristianesimo di carità senza verità può venire facilmente scambiato per una riserva di buoni sentimenti, utili per la convivenza sociale, ma marginali». Quando invece, lo sviluppo ha bisogno della verità, altrimenti «l’agire sociale cade in balia di privati interessi e di logiche di potere, con effetti disgregatori sulla società».

Capitolo I – Benedetto XVI lo dedica alla Populorum progressio di Paolo VI, ricordando come «senza la prospettiva di una vita eterna il progresso umano in questo mondo rimane privo di respiro ». Montini ribadì «l’imprescindibile importanza del Vangelo per la costruzione della società secondo libertà e giustizia», e nella Humanae vitae «indica i forti legami esistenti tra etica della vita ed etica sociale». Un «collegamento » che anche oggi la Chiesa «propone con forza», in quanto lo sviluppo è davvero «integrale» quando è «volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo». Infatti «le cause del sottosviluppo non sono primariamente di ordine materiale», ma innanzitutto nella volontà, nel pensiero e ancor più «nella mancanza di fraternità tra gli uomini e i popoli ». «La società sempre più globalizzata – rileva – ci rende vicini, ma non ci rende fra telli ».

Capitolo II – L’esclusivo obiettivo del profitto «senza il bene comune come fine ultimo rischia di distruggere ricchezza e creare povertà». Un’attività finanziaria «perlo più speculativa», i flussi migratori «spesso solo provocati » e poi mal gestiti, «lo sfruttamento sregolato delle risorse della terra» rappresentano «distorsioni dello sviluppo » rispetto ai quali il Papa invoca «una nuova sintesi umanistica». La crisi «ci obbliga a riprogettare il nostro cammino». Dopo la fine dei «blocchi», ricorda papa Ratzinger, Giovanni Paolo II aveva chiesto «una riprogettazione globale dello sviluppo», ma ciò «è avvenuto solo in parte». Le persone appaiono sempre più smarrite e deboli, mentre invece «il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è la persona nella sua integrità». Il Pontefice analizza i rischi di smarrimento delle culture, affronta lo «scandalo della fame», sottolinea come il rispetto per la vita «non può in alcun modo essere disgiunto» dallo sviluppo dei popoli. E, sulla globalizzazione, afferma: «Senza la guida della carità nella verità, questa spinta planetaria può concorrere a creare rischi di danni sconosciuti finora e di nuove divisioni».

Capitolo III – Parlando di fraternità, sviluppo economico e società civile, papa Ratzinger mette in evidenza come la convinzione di autonomia dell’economia dalle «influenze di carattere morale ha spinto l’uomo ad abusare dello strumento economico in modo persino distruttivo». Ma ciò, e l’esperienza l’ha di mostrato, non è vero. Il mercato, «senza forme interne di solidarietà e di fiducia reciproca non può pienamente espletare la propria funzione »; esso deve «attingere energie morali da altri soggetti » e non deve considerare i poveri un «fardello, bensì una risorsa». Riprendendo la Centesimus annus , il Papa indica la «necessità di un sistema a tre soggetti» – mercato, Stato e società civile – e incoraggia una «civilizzazione dell’economia»; così, osserva, la gestione della crisi attuale «non può tenere conto degli interessi dei soli proprietari », ma «deve anche farsi carico» della comunità lo cale. Alla globalizzazione serve «un orientamento culturale personalista e comunitario, aperto alla trascendenza» capace di «correggerne le disfunzioni ».

Capitolo IV – Riflettendo su sviluppo dei popoli, diritti e doveri, ambiente, il Papa ribadisce che «l’economia ha bisogno dell’etica per il suo corretto funzionamento; non di un’etica qualsiasi bensì di un’etica amica della persona ». La stessa centralità della persona deve essere il principio guida «negli interventi per lo sviluppo» della cooperazione internazionale, che de vono sempre coinvolgere i beneficiari. Quanto all’ambiente, Benedetto XVI ricorda come per il credente la natura è un dono di Dio da usare responsabilmente, e «l’accaparramento delle risorse» da parte di Stati e gruppi di potere «un grave impedimento per lo sviluppo dei Paesi poveri ». Le «società tecnologicamente avanzate possono e devono diminuire il proprio fabbisogno energetico».

Capitolo V – Qui il Papa evidenzia che «lo sviluppo dei popoli dipende soprattutto dal riconoscimento di essere una sola famiglia». Con «la negazione del diritto a pro fessare pubblicamente la propria religione», la politica «assume un volto opprimente e aggressivo», e «nel laicismo e nel fondamentalismo si perde la possibilità di un dialogo fecondo» tra la ragione e la fede, rottura che «comporta un costo molto gravo so per lo sviluppo dell’uma nità ». Non manca un riferimento al principio di sussidiarietà, che rappresenta «l’antidoto più efficace contro ogni forma di assistenzialismo paternalista». Il Papa e sorta poi gli Stati ricchi a «destinare maggiori quote» del Pil per lo sviluppo, in particolare all’istruzione e alla formazione «integrale». Quanto poi al fenomeno «epocale» delle migrazioni, ricorda che ogni migrante «è una persona umana» che «possiede diritti che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione». E conclude con un richiamo «all’urgenza della riforma» dell’Onu e «dell’architettura economica e finanziaria internazionale», auspicando «la presenza di una vera Autorità politica mondiale».

Capitolo VI – Affrontando la relazione tra sviluppo e tecnica, il Papa mette in guardia dalla «pretesa prometeica» secondo cui «l’umanità ritiene di potersi ricreare avvalendosi dei 'prodigi' della tecnologia». La tecnica infatti non può avere una «libertà assoluta». Campo primario «della lotta culturale tra l’assolutismo della tecnicità e la responsabilità morale dell’uomo è oggi quello della bioetica», spiega Benedetto XVI, affermando che «la ragione senza la fede è destinata a perdersi nell’illusione della propria onnipotenza».

Conclusione – Lo sviluppo «ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio nel gesto della preghiera», di «amore e di perdono, di rinuncia a se stessi, di accoglienza del prossimo, di giustizia e di pace».

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Visite Inaspettate ma Gradite!

7/10/2009

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Siamo stati felicemente sorpresi che in giro di pocchissimi giorni il nostro sito è stato visitato da cibernauti da questi paesi: Argentina, Australia, Austria, Canada, Cina, Città del Vaticano, Colombia, Costa D'Avorio, Danimarca, Filippine, Francia, Germania (Berlino), Italia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Polonia (Cracovia), Spagna, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti, e altri non specificati. In Italia poi, visitatori sono venuti dalla "A" alla "Z": Aci Catena, Agosta, Agrigento, Agropoli, Alassio, Albiate, Alcamo, Alzate Brianza, Amorosi, Apiro, Appiano, Arese, Arluno, Asola, Avellino, Bagnolo Mella, Barcellona Pozzo di Gotto, Bari, Baronissi, Belluno, Bergamo, Bianzè, Biassono, Bologna, Brescia, Càbras, Cagliari, Calenzano, Caltagirone, Campello sul Clitunno, Campobasso, Campogalliano, Carmiano, Casale, Cascina, Caserta, Casoria, Castellana Grotte, Castiglione in Teverina, Catania, Catanzaro, Cesena, Chieti, Chivasso, Cinisi, Civita Castellana, Cinisello Balsamo, Colleferro, Cosenza, Desenzano del Garda, Davoli, Domodossola, Erchie, Fabriano, Falcone, Ferrara, Forlì, Formia, Firenze, Frascati, Frattamaggiore, Gaeta, Gambettola, Gassino Torinese, Gavi, Genova, Giussano, Grosseto, Grottaglie, Guidonia, Grùmolo, Imola, Imperia, Ivrea, Lanuvio, L'Aquila, Latiano, Latina, Lariano, Laveno Mombello, Macerata, Mondolfo, Morrovalle, Lecce, Leverano, Livorno, Lonato, Lucca, Macerata, Mercato San Severino, Messina, Milano, Minerbe, Modena, Moncalieri, Montefiascone, Montagnana, Montegiorgio, Montemaggiore Belsito, Montesilvano, Monopoli, Monza, Napoli, Nembro, Nicola, Nola, Novara, Olevano Romano, Oristano, Osio Sotto, Osmannoro, Padova, Palermo, Parma, Pastrengo, Pavia, Pedara, Pellezzano, Pergine Valsugana, Pescara, Piacenza, Pinerolo, Piove di Sacco, Pisa, Polverigi, Pomigliano d'Arco, Pompei, Portici, Potenza, Prato, Premolo, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rho, Roccapiemonte, Roma, Rutigliano, Salerno, Salice Salentino, San Gaetano, San Giovanni La Punta, San Giuliano Terme, San Giuseppe Vesuviano, San Remo, San Rocco, Santo Stefano di Magra, San Vito dei Normanni, Saronno, Savona, Selargius, Sezze, Soverato, Spinea, Spoltore, Squinzano, Taranto, Tavernola Bergamasca, Teramo, Terracina, Terni, Torre del Greco, Torino, Trento, Trevisio, Trofarello, Venaria Reale, Vercelli, Verona, Viadana, Vibo Valentia, Vicenza, Viterbo, Zagarolo.

Grazie di cuore! Chi avrebbe mai pensato che un sito parrocchiale possa interessare a gente da così lontano? Questo pero, ci sprona a migliorare le nostre offerte.

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First Post!

6/29/2009

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Oggi è la Solennità dei Santi Patroni di Roma -- Pietro e Paolo.

Oggi nasce Santeligio.Org, quattro giorni dopo la Festa Popolare Romana di S. Eligio (25 giugno) -- ricordando il ritrovamento del corpo intatto e incorrotto del Santo. Sant'Eligio è quell'artigiano rinnomato dell'oro e dell'argento che poì tutto lasciò per seguire a Cristo. San Pietro invece è colui che disse al paralitico: "«Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!». Oro e argento (i colori della della bandiera dello SCV): i Patroni di Roma partono senza, il Patrono della nostra Parrocchia arriva senza. Ma essi con Cristo guadagnarono il meglio -- la vita eterna!

Benvenuti nel Sito Ufficiale della Parrocchia Sant'Eligio (Diocesi di Roma)! Come si dice: Era ora! Noi abbiamo cercato di fare la nostra parte, adesso, tocca a voi nostri parrocchiani e lettori extra-parrocchiali. Speriamo che questo strumento possa diventare un mezzo utile per la promozione della comunione e della corresponsabilità. Ci sono ancora molto da fare e da migliorare. Consideriamo questo sito un cantiere sempre aperto, proprio perche "stiamo lavorando per voi" nella vigna del Signore.

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Rev.do Don Joseph Alexander de Leon cordialmente invita i gentili visitatori a partecipare nelle riflessioni e nel dialogo fraterno sui temi di attualità che saranno proposti in questo Blog. Chi desidera contribuire qualcosa può farlo cliccando sul link "Comment(s)", il quale si trova sotto i titoli, a destra della data, di ogni post di blog. Chi invece desidera commentare qualcosa senza pubblicarlo può utilizzare questo link.

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